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Riflessione


Amleto
Capitolo: Atto I, Scena II

Ancora qui, Laerte?... A bordo, a bordo!
Il vento s'è già assiso da padrone
in cima alla tua vela, e là t'aspettano.
Và, figlio, con la mia benedizione,
e imprimiti a caratteri di stampa
nella tua mente queste poche regole:
mai non prestare lingua ai tuoi pensieri,
mai prestar mano a pensieri avventati;
gli amici di provata fedeltà
aggràppateli saldamente al cuore
con uncini d'acciaio; ma stà attento
a non scaldarti il cavo delle mani
trattenendovi nuovi uccelli implumi
schiusi appena dal guscio.
Guàrdati dal mischiarti in tafferugli,
ma se t'accada d'esservi coinvolto,
agisci in modo che il tuo contendente
abbia a guardarsi bene dai tuoi colpi.
A tutti porgi orecchio, a pochi voce.
Accogli sempre l'opinione altrui,
ma pensa a modo tuo. Il tuo vestire,
per quanto può permetterti la borsa,
sia di buon prezzo, ma non stravagante;
ricercato, ma non troppo fastoso,
ché l'abito rivela spesso l'uomo,
e in Francia le persone di buon ceto
sono assai ricercate nel vestire
ed hanno classe, specialmente in questo.
Non chiedere né dar danaro in prestito:
col prestito si perde, molto spesso,
il danaro e l'amico, e il fare debiti
ottunde il senso della parsimonia.
Ma soprattutto tieni questo in mente:
sii sempre, e resta, fedele a te stesso;
ne seguirà, come la notte al giorno,
che non sarai sleale con nessuno.
Addio, figlio. La mia benedizione
trapianti e faccia maturare in te
questi pochi precetti di tuo padre.

Shakespeare



E non venitemi a dire che quest'uomo e gli argomenti siano antichi!

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Aiuto!

Solitamente non mi schiero contro scrittori, autori & Co., leggo di tutto, dai classici ai moderni, da una letteratura di alto registro a una di basso, ma questa volta non ho retto il colpo. Mia madre qualche giorno fa ha trovato in un autobus un libro dimenticato da qualcuno, era "Scusa, ma ti chiamo Amore" di Moccia. Ebbene, se avevo visto il film, discreto, non un granchè, ma per svagarsi due orette va bene, il libro, per come è scritto FA SCHIFO! Non posso crederci, ma come ha fatto quello là a pubblicare un libro? E' cosi che si scrive? Anche navigando in internet trovi scrittori amatori molto migliori di lui. Fino ad adesso non avevo mai letto nulla di suo e né lo farò mai più. Che sia specchio di questo degrado inevitabile? Di queste ragazzine che non sanno più nemmeno la grammatica? Non so che pensare, ma a me fa orrore. Che il Signore lo perdoni.

Vivere!

Perchè si sono dimenticati di come si fa a giocare... O forse hanno paura di avere vergogna, paura di sembrare strani, di sembrare malati di mente, di ingrassare, di sembrare omosessuali... Io ti dico: Che ci vuole un folle per rimanere sani di mente in questo mondo ricoperto di vergogna. Fai quello che ti va da fare, non pensarci due volte... Lascia decidere al CUORE.

Sentimenti

Fuori ancora bianco. Ancora freddo. E silenzio. Solo il suono del ruscello. Dentro caldo. A volte piacevole, a volte soffocante. Nel letto caldo. Lui è caldo. Dorme. Io? Spaventata. Dal domani. Il dottore due anni fa mi ha detto che sono ansiosa. Non è vero. Sono fin troppo tranquilla. Ma “ tu vuoi avere sempre tutto sotto controllo, vuol dire che sei ansiosa ”. Ansia. La malattia del nostro tempo. Forse sì. Forse ho solo paura dell’ignoto. Ho paura. Si, ma non dell’ignoto. Della morte. Una fottuta paura. In fondo morte e ignoto a volte possono essere sinonimi. Sono spaventata. Sempre. Lo sento respirare. Vorrei sentire questo suono per tutto il resto della mia vita. Paralizzata. Ma ci vuole coraggio per riprendere a camminare.