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Sentimenti

Fuori ancora bianco. Ancora freddo. E silenzio. Solo il suono del ruscello. Dentro caldo. A volte piacevole, a volte soffocante. Nel letto caldo. Lui è caldo. Dorme. Io? Spaventata. Dal domani. Il dottore due anni fa mi ha detto che sono ansiosa. Non è vero. Sono fin troppo tranquilla. Ma “ tu vuoi avere sempre tutto sotto controllo, vuol dire che sei ansiosa ”. Ansia. La malattia del nostro tempo. Forse sì. Forse ho solo paura dell’ignoto. Ho paura. Si, ma non dell’ignoto. Della morte. Una fottuta paura. In fondo morte e ignoto a volte possono essere sinonimi. Sono spaventata. Sempre. Lo sento respirare. Vorrei sentire questo suono per tutto il resto della mia vita. Paralizzata. Ma ci vuole coraggio per riprendere a camminare.

Viva

La paura c’è sempre. È assolutamente irrazionale, è un pensiero fisso, non mi abbandona mai. È diventata quasi normalità, quasi assurdità, quasi paradossalità. La mia vita è cambiata abbastanza negli ultimi sei mesi. Sono successe cose che mai avrei pensato accadessero, ora non saprei dire se sono un bene o un male, tuttavia la mia vita, momentaneamente, va bene. Lui si è mostrato essere un vero uomo. Non mi sarei mai aspettata che fosse un uomo fino a questo punto. Sono contenta. E anche felice. Forse troppo. Proprio per questo ho paura. Si dice che quando si è troppo felici qualcosa di brutto sta per accadere; cosi come si dice del riso, se ridi troppo qualcosa di brutto accadrà. Spero che siano solo inutili e stupide superstizioni. So che non so cosa succederà domani o fra cinque secondi, ma spero che questa vita duri tanto. E spero che io riesca a essere forte e ad avere forza di volontà.