Passa ai contenuti principali

Paura.


Bloccata nella mia mente.

Sto impazzendo?!

Mi guardo con dolore la mano, cosa sta succedendo? Le mie dita non sanno che lettera succede alla "l".

Piango.


Dio!!!

Cosa sta succedendo?


Mi alzo, corro al bagno, sento l'acqua fredda infrangersi sul volto. Mi guardo allo specchio.


Non sono io!


Mi voglio lavare i denti, prendo il sapone.


Inorridisco.


Tento di spiegare a papà.



Il suo sguardo. La sua bocca spalancata.



E' come se non capisse.



Mi nascondo il volto nelle mani. Cosa sto dicendo? Cosa???!!!


Piango.



Sono disperata.



"Stai impazzendo?". Parole chiare, pesanti, accusatorie.



Lo fisso.


"Si!" sto impazzendo.



Mi vorrei lacerare il petto.

Posso sopportare tutto, ma non che il mio cervello mi tradisca.


Rinchiusa nel labirinto della mia mente sto sfiorendo.



Vicino a mamma e al mio fratellino, cerco di ignorare il tamburellante mal di testa e di addormentarmi.


Chissà che al mio risveglio tutto questo non sia stato che un incubo.

Commenti

Eikasia ha detto…
a te sconosciuta anche se le mie parlole ti sembreranno scontate...
a te che sei lontano o vicino ma non riesco a raggiungerti
a te che sei nel mio pensiero nel mio presente, nel mio passato nel mio futuro
a te che sei stanco e forse ti feriranno i giorni che seguiranno
non posso dirti che sarà facile
no non lo è
sappi però che tu sei l'unico essere a cui è stata data la possibilità di sudare, agire, non piegarti di fronte alle difficoltà ma aggrappati ad esse e percorrì la salita in cima troverai la gioia che hai desiderato e che tante volte hai perso
Jivri'l ha detto…
e chissà che poi non sia costretta a ridiscendere per salire mille altre volte fino alla cima inutilmente.

Post popolari in questo blog

Aiuto!

Solitamente non mi schiero contro scrittori, autori & Co., leggo di tutto, dai classici ai moderni, da una letteratura di alto registro a una di basso, ma questa volta non ho retto il colpo. Mia madre qualche giorno fa ha trovato in un autobus un libro dimenticato da qualcuno, era "Scusa, ma ti chiamo Amore" di Moccia. Ebbene, se avevo visto il film, discreto, non un granchè, ma per svagarsi due orette va bene, il libro, per come è scritto FA SCHIFO! Non posso crederci, ma come ha fatto quello là a pubblicare un libro? E' cosi che si scrive? Anche navigando in internet trovi scrittori amatori molto migliori di lui. Fino ad adesso non avevo mai letto nulla di suo e né lo farò mai più. Che sia specchio di questo degrado inevitabile? Di queste ragazzine che non sanno più nemmeno la grammatica? Non so che pensare, ma a me fa orrore. Che il Signore lo perdoni.

Vivere!

Perchè si sono dimenticati di come si fa a giocare... O forse hanno paura di avere vergogna, paura di sembrare strani, di sembrare malati di mente, di ingrassare, di sembrare omosessuali... Io ti dico: Che ci vuole un folle per rimanere sani di mente in questo mondo ricoperto di vergogna. Fai quello che ti va da fare, non pensarci due volte... Lascia decidere al CUORE.

Sentimenti

Fuori ancora bianco. Ancora freddo. E silenzio. Solo il suono del ruscello. Dentro caldo. A volte piacevole, a volte soffocante. Nel letto caldo. Lui è caldo. Dorme. Io? Spaventata. Dal domani. Il dottore due anni fa mi ha detto che sono ansiosa. Non è vero. Sono fin troppo tranquilla. Ma “ tu vuoi avere sempre tutto sotto controllo, vuol dire che sei ansiosa ”. Ansia. La malattia del nostro tempo. Forse sì. Forse ho solo paura dell’ignoto. Ho paura. Si, ma non dell’ignoto. Della morte. Una fottuta paura. In fondo morte e ignoto a volte possono essere sinonimi. Sono spaventata. Sempre. Lo sento respirare. Vorrei sentire questo suono per tutto il resto della mia vita. Paralizzata. Ma ci vuole coraggio per riprendere a camminare.