Si affrettano. Guardano solo davanti a loro; mi passano accanto, ma non si voltano verso di me nemmeno per errore e se lo fanno accelerano subito il passo. Il sole oggi è accecante, si respira un'aria calda che brucia la gola e l'anima, soprattutto si respira la paura, l'ansia, la malattia, la morte. - Miriam- una ragazza mi scuote leggermente per un braccio - Andiamo, siamo in ritardo. La seguo a tre passi di distanza. La mia mente è altrove, non so neanche io dove. In verità non penso a nulla, sono e mi muovo come un'automa. Non sento più nulla. E cosa dovrei sentire? Quando si perde tutto non si è più in grado di essere alcunché. Scendiamo delle scale che ci portano nel sotterraneo dell'ospedale; appena arrivate incontriamo altri colleghi che ci aspettano. Linda apre una porta. L'istinto ha il sopravvento e mi porto una mano al naso. L'odore nauseabondo di un corpo in decomposizione ci fa inorridire. Subito, però, abbasso la mano e cerco di cont...
Abyssus abyssum invocat.