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Parole, parole, parole


Stanotte andrò via poiché non è facile…


..sentire di nuovo il letto freddo e vuoto e la tua voce come un eco…



Un nuovo giorno..

..tu non saprai mai, guardo verso il cielo e mi chiedo perché…

Il rammarico non ha alcun senso e ora vado verso il nulla..





Stanotte andrò via…



..mi è difficile però ci provo…



..voglio cancellare dalla mia mente in qualche modo..


… le parole a cui non credo più!





Nella mia anima c’è una lotta difficile per non guardare indietro..



.. e le braccia sono aperte…










..mi lascio portata dal vento nella notte…












Parole… parole che ancora fanno male












Parole… dette troppo facilmente le mattinate tarde












Parole... ci può ancora essere qualcosa fra noi?































Sono solo illusioni.

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Aiuto!

Solitamente non mi schiero contro scrittori, autori & Co., leggo di tutto, dai classici ai moderni, da una letteratura di alto registro a una di basso, ma questa volta non ho retto il colpo. Mia madre qualche giorno fa ha trovato in un autobus un libro dimenticato da qualcuno, era "Scusa, ma ti chiamo Amore" di Moccia. Ebbene, se avevo visto il film, discreto, non un granchè, ma per svagarsi due orette va bene, il libro, per come è scritto FA SCHIFO! Non posso crederci, ma come ha fatto quello là a pubblicare un libro? E' cosi che si scrive? Anche navigando in internet trovi scrittori amatori molto migliori di lui. Fino ad adesso non avevo mai letto nulla di suo e né lo farò mai più. Che sia specchio di questo degrado inevitabile? Di queste ragazzine che non sanno più nemmeno la grammatica? Non so che pensare, ma a me fa orrore. Che il Signore lo perdoni.

La volpe e l'uva

Fame coacta vulpes alta in vinea uvam adpetebat summis saliens viribus. Quam tangere ut non potuit, discedens ait: >. (De vulpe et uva,IV,3. Fedro) Una volpe, spinta dalla fame, cercava di raggiungere l'uva sulla cima di un pergolato, saltando con tutte le sue forze. Poichè non riuscì neppure a toccarla, andandosene disse: >. L'uva ancora è acerba. Aspetterò fino a quando sarà cotta, allora riproverò. Forse non ci arriverò al primo tentativo, nemmeno al secondo, neppure al terzo. Ma ogni giorno ci proverò, l'allenamento è tutto. Supererò i miei limiti. Ci arriverò. Lo giuro. Coglierò quell'uva.

Vivere!

Perchè si sono dimenticati di come si fa a giocare... O forse hanno paura di avere vergogna, paura di sembrare strani, di sembrare malati di mente, di ingrassare, di sembrare omosessuali... Io ti dico: Che ci vuole un folle per rimanere sani di mente in questo mondo ricoperto di vergogna. Fai quello che ti va da fare, non pensarci due volte... Lascia decidere al CUORE.