Attenzione: questa storia autoconclusiva l'ho composta sulla base della novella di G. Boccaccio, "Lisabetta da Messina"(Decameron, giornata IV, novella 5); la quarta giornata, durante la quale viene narrata tale novella, è dedicata agli amori infelici: "[...] si ragiona di coloro li cui amori ebbero infelice fine".       “Bene, ormai è l’ora del tramonto, uhm…” disse piano una ragazza dai lunghi capelli rossi osservando i propri amici pensierosa, poi, con un gesto repentino, puntò l’indice su una ragazza i cui capelli corvini rendeva il viso pallido come l’avorio, e aggiunse “Clarissa, tocca a te raccontare una storia”.   I componenti della piccola combriccola sorrisero, alcuni batterono le mani, altri fischiarono piano.   Due ragazze si misero sedute su dei preziosi cuscini orientali, invece tre ragazzi si accomodarono su dei divani, e gli altri si misero comodi, in attesa di quello che avrebbero sentito di lì a poco.   La giovane sospirò piano fra i denti.   “...
Abyssus abyssum invocat.