Fame coacta vulpes alta in vinea uvam adpetebat summis saliens viribus. Quam tangere ut non potuit, discedens ait: << Nondum matura est; nolo acerbam sumere>>. (De vulpe et uva,IV,3. Fedro) Una volpe, spinta dalla fame, cercava di raggiungere l'uva sulla cima di un pergolato, saltando con tutte le sue forze. Poichè non riuscì neppure a toccarla, andandosene disse: << Non è ancora matura; non voglio coglierla acerba>>. L'uva ancora è acerba. Aspetterò fino a quando sarà cotta, allora riproverò. Forse non ci arriverò al primo tentativo, nemmeno al secondo, neppure al terzo. Ma ogni giorno ci proverò, l'allenamento è tutto. Supererò i miei limiti. Ci arriverò. Lo giuro. Coglierò quell'uva.
Abyssus abyssum invocat.